martedì 17 marzo 2015

I CIMBRI VERONESI


I CIMBRI VERONESI –Giovanni Rapelli- Edizioni Curatorium Cimbricum Veronense 1997




Chi era questa popolazione tedesca arrivata nel X-XII secolo nelle nostre montagne? E cosa ci hanno lasciato del loro passaggio su i nostri monti? Ce lo spiega Giovanni Rapelli, in questo breve ma abbastanza esaustivo testo sui Cimbri Veronesi.
Dopo una introduzione sulla geografia, si entra subito nella questione passando in rassegna le più accreditate tesi sulla provenienza di questa popolazione.
Una prima ipotesi, rimasta immutata fino alla fine del 1800, li avrebbe fatti derivare dai superstiti della famosa battaglia contro i Romani di Mario avvenuta nel 101 A.C. presso i “Campi Raudii”, zona non ancora ben definita del nord Italia.
Gli studi successivi hanno dimostrato che gli attuali “cimbri”  sarebbero in realtà una popolazione sud-tirolese arrivata nei nostri monti dal Vicentino intorno al 1050-1100.
Lo sappiamo attraverso lo studio della lingua (la materia si chiama Glottologia) che avrebbe comparato il tedesco meridionale di quel periodo con la lingua cimbra, trovando molte somiglianze.
Inoltre, da citare, il famoso documento del 1287 custodito presso l’archivio parrocchiale di Roverè Veronese in cui vi è descritto un accordo di affitto di parte del territorio tra Bartolomeo della Scala, vescovo di Verona con Olderico da Altissimo e Olderico dalla curia Vicentina che conferma la presenza di questi teutoni già in quel tempo.
Il libro di Rapelli continua descrivendo le tappe dell’espansione nel Veronese, da Roverè si sarebbero spostati a Badia Calavena chiamati dall'Abate e poi  verso la zona dell’attuale Boscochiesanuova, Velo, Camposilvano, Cerro, S.Mauro di Saline, Erbezzo e altri fino a formare il territorio dei XIII comuni veronesi, una amministrazione durata fino al lento disfacimento con l’avanzare dell’età moderna che portò  dal 1500 a un lento declino della civiltà cimbra, dovuto a matrimoni misti, sovraffollamento, contatti di lavoro anche al di fuori dei Lessini, carestie....
Tutto questo è ben spiegato in questo libretto, ricco di fotografie e cartine geografiche,oltre che un piccolo testo generico sulla lingua cimbra Tredicicomunigiana, un misto tra il dialetto tedesco e il veronese.
Infine si trova qualche accenno sulla vita quotidiana del popolo Cimbro, delle sue usanze e tradizioni e dei suoi insediamenti più famosi: le contrade.
Conclude con una lista di personaggi notevoli originari della Lessinia e una serie di toponimi.
Sicuramente un’ottima lettura per avere l’infarinatura necessaria per iniziare a conoscere questo popolo un po’ più da vicino.
Vi ricordo, per chi fosse interessato, il sito WWW.CIMBRI.IT , dove potrete trovare tutte le informazioni sul CURATORIUM CIMBRICUM VERONENSE.


Alla prossima lettura!! 

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